Che cos’è il bonus Verde e quali sono gli interventi agevolabili?
È una detrazione Irpef pari al 36% sulle spese sostenute, su un ammontare massimo di spesa pari a 5.000,00 € per unità immobiliare, per i seguenti interventi:
- sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;
- realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo, comprensivo delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi. Il pagamento delle spese deve avvenire attraverso strumenti che consentono la tracciabilità delle operazioni (per esempio, bonifico bancario o postale). Pertanto, possono essere recuperati in dichiarazione dei redditi importi fino a 1.800 euro (il 36% di 5.000 euro). Le spese effettuate devono essere dimostrabili attraverso bonifici o pagamenti tracciabili e devono essere conservati per mostrarli ad eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Importante tener conto, per chi vuole usufruire del bonus verde per il 2024, che in seguito al DL 11/2023, oggi non è possibile usufruire delle sconto in fattura e della cessione del credito.
L’art. 1, c. 12 – 15 Legge n. 205/17 ha previsto il bonus verde, ovvero una detrazione fiscale nella misura del 36% per le spese documentate sostenute nel 2024 (art. 1, co. 38, Legge n. 234/21) relative a:
- Sistemazione del verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni;
- Realizzazione di impianti di irrigazione;
- Realizzazione di pozzi;
- Alla realizzazione di coperture a verde di giardini pensili.
Tra le spese per le quali è ammessa la detrazione sono comprese, inoltre, anche quelle relative alla progettazione e alla manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi sopra elencati.
Chi può beneficiare del Bonus Verde?
Il beneficio fiscale è previsto esclusivamente per immobili aventi destinazione abitativa, sono esclusi perciò le categorie come negozi o uffici. In caso di lavoro effettuati su immobili residenziali adibiti promiscuamente all’esercizio di una professione o un’attività commerciale, la detrazione si riduce della metà.
I beneficiari per il bonus verde sono i seguenti:
- Proprietario dell’immobile (compreso il comproprietario);
- Nudo proprietario;
- Il titolare di un diritto reale di godimento sull’immobile (usufrutto, abitazione);
- L’inquilino in affitto;
- La persona che detiene l’immobile in comodato (comodatario);
- I soci di cooperativa a proprietà indivisa e, previo consenso scritto della cooperativa che possiede l’immobile, anche ai soci di cooperativa a proprietà indivisa;
- Ente pubblico o privato che corrisponde l’Ires;
- I soggetti indicati nell’art. 5 del TUIR che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti equiparati) per immobili non rientranti tra i beni strumentali o merce.
Possono beneficiare della detrazione, purché sostengano le spese e le fatture siano a loro intestate anche:
- Il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, l’unito civilmente, i partenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo). Deve trattarsi dell’abitazione dove vi è la convivenza;
- Il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
- Il convivente;
- Il promissario acquirente, purché sia stato immesso nel possesso del bene ed esegua gli interventi a proprio carico e purché la proposta preliminaresia stata registrata ufficialmente.
Quali sono gli interventi non ammessi?
Gli interventi che non rientrano tra le spese agevolabili del bonus verde, sono le seguenti:
- La manutenzione ordinaria di giardini già esistenti e con regolarità periodica, non producendo di fatto alcun lavoro innovativo o modificativo di quanto indicato nel precedente paragrafo;
- L’acquisto di attrezzature specifiche per la cura del giardino (pale, picconi, taglia erbe);
- Gli interventi lavorativi in economia da parte del proprietario (ovvero acquistando i materiali).
Documenti da conservare se si è usufruiti del Bonus Verde
l contribuente per poter beneficiare della detrazione fiscale del 36% relativa al bonus verde è tenuto a conservare la seguente documentazione:
- Le fatture o ricevute fiscali idonee a comprovare il sostenimento della spesa, nella quale bisogna che siano indicati espressamente gli interventi agevolabili, il codice fiscale del soggetto beneficiario.
- La documentazione attestante il pagamento delle spese (bonifici bancari o postali, o pagamento con bancomat;
- Autocertificazione attestante che l’ammontare delle spese sulle quali è calcolata la detrazione da parte di tutti gli aventi diritto non ecceda il limite massimo ammissibile;
- La dichiarazione dell’amministratore condominiale che attesti di aver adempiuto a tutti gli obblighi previsti dalla legge e che certifichi l’entità della somma corrisposta dal condomino e la misura della detrazione;
- In mancanza del codice fiscale del condominio minimo (edificio composto da un numero non superiore a 8 condomini), autocertificazione che attesti la natura dei lavori effettuati e indichi i dati catastali delle unità immobiliari.
La suddetta documentazione deve essere conservata fino al termine del periodo di accertamento sulla dichiarazione dei redditi, ovvero fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione dei redditi cui la spesa si riferisce.
Concludendo, possiamo dire che il bonus verde è una misura fiscale introdotta in Italia per incentivare la sistemazione a verde di aree scoperte private, quali giardini, terrazzi e simili. Fornisce un’opportunità per migliorare gli spazi verdi delle proprietà private, promuovendo così la sostenibilità ambientale urbana e la qualità della vita. Con la detrazione Irpef del 36% su un massimo di spese di 5.000 euro per unità immobiliare, il bonus offre un considerevole vantaggio economico, rendendolo un incentivo efficace per la riqualificazione urbana e l’ecosostenibilità.
Il BONUS VERDE in Sintesi
Oggetto dell’agevolazione | Interventi agevolati: “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi; realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Sono detraibili i costi di progettazione e manutenzione dell’opera. |
Soggetti che possono fruire del bonus | Persone fisiche proprietari o detentori con idoneo titolo di un’abitazione residenziale in Italia. |
Ammontare della detrazione | Detrazione IRPEF del 36% suddivisa in 10 quote annuali. Spesa massima di 5.000 euro. Riduzione IRPEF massima di 180 euro all’anno. |
Spese parti comuni esterne del condominio (ad es.: giardino comune, piscina comune, ecc.) | – Detrazione pari al 36% della spesa sostenuta dal singolo condomino; – Importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità immobiliare; – Attestazione da parte del condominio al condomino e invio dei dati all’Agenzia delle Entrate per la precompilata. Gli amministratori di condominio sono tenuti ad inviare all’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle spese detraibili sostenute per lavori su parti comuni dei condomini; – Pagamento da parte del condomino al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi. |
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