Patente a punti per le imprese. Come funziona?Cosa deve fare il DLL?

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Patente a punti per le imprese. Come funziona?Cosa deve fare il DLL?

Dal 1° ottobre 2024 è scattato l’obbligo della cosiddetta “Patente a punti”, dove imprese e lavoratori autonomi impegnati in cantieri temporanei e mobili devono dotarsi di una patente a crediti (o a punti) per la sicurezza. A prevedere e normare la patente a punti è il nuovo art. 27 del Testo Unico della Sicurezza, come modificato dall’art. 29, comma 19 del D.L 19/2024 (“Decreto PNRR 4“). Con il D.M. 18 settembre 2024 , n. 132 (decreto attuativo della patente a crediti) sono state disciplinati le modalità di presentazione della domanda, i contenuti informativi della patente, le procedure per la sospensione cautelare in caso di infortuni gravi e i criteri per l’attribuzione, l’incremento e il recupero dei crediti. Un informazione importante che da il decreto ministeriale è che dal 1° novembre 2024 tutte le imprese presenti in cantiere devono avere la patente a punti o in alternativa aver effettuato la richiesta per il rilascio.

La patente a crediti non è necessaria, invece, per le imprese in possesso dell’attestazione di qualificazione SOA, in classifica pari o superiore alla III, a prescindere (in assenza di diverse indicazioni) dalla categoria di appartenenza. In sintesi, la patente viene rilasciata con un punteggio base iniziale di 30 punti (incrementabili, fino ad un massimo di 100) e le imprese o i professionisti possono lavorare se ne possiedono  almeno 15. I punti della patente possono essere decurtati se si commette un illecito o in caso di infortunio.

REQUISITI PER IL RILASCIO DELLA PATENTE A PUNTI:

a) iscrizione alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura;
b) adempimento, da parte dei datori di lavoro, dei dirigenti, dei preposti, dei lavoratori autonomi e dei prestatori di lavoro, degli obblighi formativi previsti dal D.lgs. n. 81/2008;
c) possesso del documento unico di regolarità contributiva in corso di validità;
d) possesso del documento di valutazione dei rischi, nei casi previsti dalla normativa vigente;
e) possesso della certificazione di regolarità fiscale, di cui all’art. 17-bis, commi 5 e 6, del D.lgs. n. 241/1997, nei casi previsti dalla normativa vigente;
f) avvenuta designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, nei casi previsti dalla normativa vigente.

COME SI RICHIEDE LA PATENTE A PUNTI?

La patente è rilasciata in formato digitale accedendo al portale dell’Ispettorato nazionale del lavoro attraverso SPID personale o CIE.
Possono presentare la domanda di rilascio della patente il legale rappresentante dell’impresa e il lavoratore autonomo, anche per il tramite di un soggetto munito di apposita delega in forma scritta, ivi inclusi i soggetti di cui all’art. 1 della L. n. 12/1979 (consulenti del lavoro, commercialisti, avvocati e CAF).
Il possesso dei requisiti richiesti per il rilascio della patente è oggetto di autocertificazione/dichiarazione sostitutiva ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, pertanto ogni lavoratore autonomo ed ogni impresa è responsabile delle singole dichiarazioni rese.

A questo link è possibile (per chi volesse appronfondire) visionare la circola n. 4 – 2024 del 23 settembre dove l’ispettorato del Lavoro ha fornito le prime indicazioni per le modalità di richiesta e rilascio.

COME FUNZIONA L’INCREMENTO DEI PUNTI ED EVENTUALE PERDITA DI PUNTI

Oltre alla dotazione iniziale è possibile ottenere fino a 30 crediti per storicità dell’azienda (data di iscrizione alla C.C.I.A.A.):

  • fino a 10, al momento del rilascio a seconda degli anni di iscrizione:
    • fino a 5 anni: 0;
    • da 5 a 10 anni: 3;
    • da 11 a 15 anni: 5;
    • da 16 a 20 anni: 8;
    • oltre 20 anni: 10;
  • fino a 20, dopo il rilascio della patente: per ogni biennio senza contestazione di violazioni viene attribuito 1 punto.
  • fino a  40, sulla base di diverse attività, investimenti o formazione: 30 punti per azioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro e fino a 10 per altre azioni/condizioni.

I crediti sono decurtati dal punteggio totale in seguito a provvedimenti definitivi emanati nei confronti dei datori di lavoro, dirigenti e preposti delle imprese o dei lavoratori autonomi nei casi e nelle misure indicati nell’allegato 1-bis al decreto n. 19/2024. In caso di perdita di punti dalla patente a crediti le imprese possono recuperare fino a 15 punti attraverso percorsi di formazione, e i punti saranno recuperati solo a seguito di verifica dell’effettivo assolvimento, dopo le violazioni accertate, degli obblighi formativi nei luoghi di lavoro da parte dei responsabili e dei lavoratori del cantiere e degli eventuali investimenti in materia di salute e sicurezza. La valutazione è affidata a una commissione territoriale formata da rappresentanti dell’INL e dell’INAIL, con la partecipazione di rappresentanti delle aziende sanitarie e del rappresentante lavoratori per la sicurezza territoriale.

Se si perdono punti, fino ad arrivare ad averne meno di 15 si può incorrere nella sospensione della patente e quindi nell’inattività dell’impresa nel cantiere fino a 12 mesi.

Se un’impresa o un lavoratore autonomo accede a un cantiere senza la patente a crediti o con un punteggio inferiore ai 15 crediti minimi richiesti, la legge prevede sanzioni amministrative e, in alcuni casi, anche penali. Le sanzioni previste sono le seguenti:

  • Imprese e lavoratori autonomi: in caso di svolgimenti di lavori in cantiere in mancanza della patente o del documento equivalente si applica una sanzione amministrativa pari al 10% del valore complessivo dei lavori e comunque non inferiore a 6.000€.
  • Committente o responsabile dei lavori: In caso di svolgimento di lavori in cantiere da parte di imprese o lavoratori autonomi sprovvisti di patente o di documento equivalente è prevista la sanzione amministrativa da 711,92 € a 2562,91 €.

COSA FARE PRIMA E DAL 1° NOVEMBRE?

Se sei un committente o responsabile dei lavori di un cantiere edile chiedi al tuo direttore dei Lavori se le imprese presenti sono in possesso della patente a punti. Se sei un direttore dei lavori ti consigliamo di inviare una PEC in cui inviti le imprese che lavorano nei cantieri da te seguiti a inviarti prova del possesso della patente e in caso negativo esortali a lasciare il cantiere, fino a quando non saranno in regola con gli obblighi normativi. In qualità di direttore dei lavori hai una responsabilità verso il committente e verso il cantiere e lavoratori.

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