Salva Casa: può davvero fermare una demolizione?

Salva Casa: può davvero fermare una demolizione?

Il nuovo Decreto “Salva Casa” (DL 69/2024, convertito in Legge 105/2024)
sta  facendo parlare di sé. Una recente sentenza del TAR Lazio
ha mostrato come questa legge possa cambiare il destino anche di piccoli abusi edilizi, come un locale deposito di pochi metri quadrati.

Cosa è successo:

Un cittadino aveva costruito un piccolo vano deposito sul terrazzo.
Il Comune lo aveva considerato abusivo e aveva ordinato la demolizione.
Il proprietario ha fatto ricorso ed il TAR ha dato ragione a lui:
l’ordinanza del Comune non era valida perché non aveva tenuto conto delle novità introdotte dal “Salva Casa”.

Cosa dice il Salva Casa?

La nuova legge ha modificato il Testo Unico dell’Edilizia (DPR 380/2001),
introducendo regole più flessibili per le cosiddette tolleranze costruttive.
In parole semplici: se un’opera è leggermente diversa da quanto previsto (entro il 2% delle misure autorizzate, come altezza o superficie), non si considera abuso edilizio.

Inoltre, il TAR ha anche ricordato un punto cruciale: il Comune, prima di ordinare una demolizione, deve informare il cittadino e dargli la possibilità di difendersi. Questo principio è stabilito dalla Legge 241/1990 (sul procedimento amministrativo), che tutela il diritto al contraddittorio.

Cosa significa per i cittadini:

  • Piccoli locali o difformità minime possono rientrare nelle nuove tolleranze, evitando così la demolizione.
  • I Comuni devono verificare caso per caso e non possono agire in automatico con un’ordinanza di demolizione.
  • I proprietari hanno diritto a essere ascoltati e a presentare le proprie osservazioni.

Attenzione però: non tutto è sanabile.
Se l’opera si trova in zone vincolate, vincolo della soprintendenza per i BB.CC.AA. le regole sono più rigide.

 Possiamo dire che il “Salva Casa” non è un condono, ma un insieme di regole che permettono di regolarizzare piccole irregolarità senza arrivare a provvedimenti estremi come la demolizione.
Per i cittadini, significa maggiore tutela e più possibilità di difendersi davanti al Comune.

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