Le zone sismiche in Italia: 1,2,3 e 4
L’Italia è caratterizzato da un territorio altamente sismico. Ad eccezione della Sardegna, una parte della Puglia, della Val Padana e delle Alpi centro-occidentali, dove il rischio sismico è basso, l’intero territorio nazionale è soggetto a fenomeni medio-alti di sismicità. Inoltre, la sismicità delle aree geografiche non è sempre la stessa, ma nel corso degli anni ha subito delle modifiche, e la classificazione sismica è mutata.
Per individuare il rischio sismico di un’area si effettua la zonazione del rischio sismico. Grazie poi a questa classificazione si determinano i parametri per la progettazione in zona sismica.
Classificazione sismica come si è evoluta nel tempo

Classificazione sismica del territorio italiano (1984). Decreto MLP del 14/07/1984 e decreti successivi.

Proposta di riclassificazione sismica del territorio italiano (1998) a cura del Gruppo di Lavoro ING-GNDT-SSN costituito dalla Commissione Nazionale di Previsione e Prevenzione dei Grandi Rischi.

Zone sismiche del territorio italiano (2003). Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003.

Zone sismiche del territorio italiano (2003). Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003.

Zone sismiche del territorio italiano con recepimento delle variazioni operate dalle singole Regioni (fino a marzo 2004).
Nel sito dell’INGV potete trovare le mappe aggiornate per ogni singola regione, più dettagliate.

Zona sismica | Rischio | Considerazioni |
Zona 1 | Alto | possono verificarsi forti terremoti |
Zona 2 | Medio | possono verificarsi terremoti abbastanza forti |
Zona 3 | Basso | possono essere soggetti a scuotimenti modesti |
Zona 4 | Molto Basso | le possibilità di danni sismici sono basse |
Voi sapete in che zona sismica ricade la vostra casa? scopritelo nel file qua sotto, scaricalo e fateci sapere in che zona sismica vivete.